

Psicologa, laureata in Psicologia Clinica e di Comunità presso l'Università degli Studi di Torino (Iscrizione all'Albo degli Psicologi del Piemonte n.7627), mi sono specializzata in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale presso l'Istituto Watson di Torino. Sono specializzata in EMDR (un metodo psicoterapico che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi tramite l'elaborazione di eventi traumatici, ma anche di esperienze più comuni ma emotivamente stressanti).
Sono insegnante di scuola primaria e ho approfondito con corsi e seminari il trattamento delle condotte problematiche in classe (DDAI, DOP, DC) e le strategie educative di gestione e soprattutto di modellamento del comportamento.
Faccio parte delle psicologhe dell'associazione "L'armonia del sé" orientata al benessere della persona a 360°, che ha dato vita al progetto "Destinazione Studio Autonomo" sovvenzionato dalla Fondazione CRC e patrocinato dallo CSAC (Consorzio Socio Assistenziale Cuneese).
Il progetto prevede un percorso, tramite il quale, prendiamo in carico alunni con DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) e loro famiglie, per accompagnarli verso una gestione autonoma dello studio in particolare a casa, fornendo strategie con cui i loro punti di forza vanno a compensare le aree deficitarie.
Il mio approccio è quello COGNITIVO COMPORTAMENTALE.
Il disagio emotivo viene trattato partendo dal presupposto che vi sia una stretta relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti.
Nel nostro orientamento si lavora molto sul dialogo interno, ossia quello con noi stessi (PENSIERI). Come siamo abituati a parlarci?
E’ importante elaborare un modo di parlarsi orientato in positivo, poiché senza positività è difficile maturare uno stato d’animo che ci faccia sentire bene (EMOZIONI positive) e di conseguenza trovare la motivazione necessaria per agire in funzione dei nostri obiettivi (COMPORTAMENTI).
CHE COSA SI VUOLE FORNIRE CON LA TERAPIA?
I clienti spesso pensano che la terapia sia un luogo in cui confidarsi
con qualcuno e ottenere comprensione. In parte certo lo è, ma è bene specificare che esiste una differenza tra sentirsi meglio e stare meglio. (Ellis 2001). La comprensione umana da parte del terapeuta o l’espressione delle proprie emozioni possono aiutare le persone a sentirsi meglio, ma non insegnano loro le competenze necessarie per stare meglio.
Per questo uno degli obiettivi fondamentali della nostra terapia consiste nell’allenare la mente perché i propri vincoli diventino possibilità e soprattutto nel mettere il paziente in condizione di essere terapeuta di se stesso.
COSA PENSANO I CLIENTI DELLA TERAPIA e COSA CHIEDONO AL TERAPEUTA?
Può accadere che chi si rivolge ad un terapeuta desideri domandargli: “Chi sono?”. E’ improbabile riuscire a fornirgli un responso soddisfacente. Lo scopo è piuttosto fare in modo che gli individui possano trovare una risposta a: “Cosa mi rende davvero felice in questo momento e che cosa è importante per me?”
Questo perché, per dirla con Thoreau: “C’è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera”.
L’aiuto è mirato non a trovare se stessi ma a strutturare se stessi, in quanto ogni persona non è un'essenza da scoprire ma un processo, per forza di cose continuamente in evoluzione.
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daniela.giordano.psi@gmail.com
indirizzo studio: Viale Angeli 23 - Cuneo